Pienza
e la Val d'Orcia

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C'era una volta Corsignano... poi Pienza

C’era una volta Corsignano, un piccolo borgo fortificato. Qui, nacque Enea Silvio Piccolomini, divenuto papa con il nome di Pio II che decise di trasformare il picco borgo in una città “ideale” del Rinascimento affidandone il progetto di realizzazione all’architetto Rossellino. La città fu realizzata in circa 3 anni e venne chiamata Pienza traendo il nome proprio da Pio II. Fulcro della città è la piazza attorno alla quale si dispongono la Cattedrale, il Palazzo Piccolomini, il Palazzo Comunale e il Palazzo Vercovile. Per l’alto valore monumentale e urbanistico Pienza è stata inserita nella lista dei siti UNESCO dal 1996. L’itinerario di visita permetterà di conoscere l’eccezionalità costruttiva di questo luogo.

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Sulle orme dei pellegrini: S. Quirico d'Orcia e Bagno Vignoni

Di origini etrusche, San Quirico crebbe in relazione al passaggio e al consolidamento della Via Francigena divenendo una delle tappe descritte gi dal 990 d.C. dall’arcivescovo di Canterbury, Sigerico, nel suo viaggio di ritorno da Roma. La visita si snoda sull’asse principale della Via Francigena lungo la quale si trovano, sorti in epoche diverse, i monumenti più importanti: la Collegiata, il Palazzo Chigi, gli Horti Leonini e le chiese di San Francesco e Santa Maria Assunta. Il cammino prosegue in direzione del piccolo e affascinante borgo termale di Bagno Vignone con la sua caratteristica “piazza d’acqua”. 

3.

Per borghi e castelli: Castiglione d'Orcia e Monticchiello

Situato sulla cima dei una collina, in una splendida posizione panoramica, Castiglione d’Orcia è, come indica il suo nome, un antico castello dominato dalle imponenti rovine della Rocca Aldobrandesca e di fronte posta a baluardo e controllo della zona si erge la forte ed inespugnabile Rocca di Tentennano. Il borgo è caratterizzato da vie strette e ripide dove uno degli scorci più suggestivi è rappresentato dalla Piazza il Vecchietta. La visita prosegue verso la Chiesa dei Santi Stefano e Degna che conserva una pregevole tavola di Pietro Lorenzetti. L’antico borgo medievale di Monticchiello conserva la cinta muraria con torri che racchiudono l’abitato dove si trova la Chiesa dei Santi Leonardo e Cristoforo d’impianto tardo duecentesco con in facciata il portale gotico fiancheggiato da eleganti colonnette e da un raffinato rosone. All’interno si conservano affreschi di scuola senese del Trecento e del Quattrocento. Il paese è celebre per il “teatro povero”, una rappresentazione annuale scritta e interpretata dagli stessi abitanti del luogo. 

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La Terra di Ghino di Tacco: Radicofani

Il paese si espande lungo un asse viario che sale parallelo al castello e che collega le due porte d’accesso. La struttura medievale è evidenziata dall’andamento scosceso, interrotto da corti, piazze e piazzette. Da visitare la chiesa di San Pietro e Sant’Agata con all’interno le terrecotte robbiane. Sovrasta il paese la possente Rocca di Radicofani che svetta da più di mille anni dalla cima di un’imponente rupe dalla quale si domina tutto il territorio posto tra il Monte Cetona, la Val d’Orcia e il Monte Amiata. Ai suoi piedi passava la Via Francigena e fu, senza dubbio, questa a determinare la sua nascita e la sua storia, da sempre indissolubilmente legata a questa strada.